sabato 23 giugno 2012

MURALES IN TAVERNA

Per il camino della stupenda taverna di A., giovane cacciatore valtellinese, è stato scelto un soggetto particolare: un dipinto che è la fusione di due immagini….



…il primo piano di un camoscio maschio....


e un cacciatore chinato dietro un masso.


Nel reticolo in basso, il camoscio che lui vede attraverso il mirino, e che richiama il soggetto in primo piano dipinto accanto a lui.



Essendo la taverna tutta in stile rustico, con legno a vista, ho scelto di dipingere una scena monocromatica, cioè tono su tono, usando solo quattro colori: il crema, il marrone, il nero e il bianco, dando così al tutto l’effetto un po’ anticato di una foto d’epoca.


Dipingere murales in trasferta non è solo un’occasione di lavoro, ma rappresenta anche la possibilità di vivere per due o tre giorni a contatto con persone nuove. Quando, come in quest’altro caso, le persone mostrano una grande ospitalità e cordialità, il lavoro diventa un grande piacere.
Un grande grazie di nuovo ad A. e alla sua bella famiglia.

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Chi lavora con le mani è un operario, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con le mani, la testa e con il cuore è un artista. SAN FRANCESCO D'ASSISI