Secondo la tradizione, S. Uberto, figlio di Bertrando di Aquitania
fondatore della città di Liegi in Belgio, viene venerato dai cacciatori il 3 novembre. S.
Uberto è colui che protegge il cacciatore dagli incidenti di caccia e
dalle belve feroci assicurandogli al contempo un grande raccolto. La
leggenda narra che Uberto era nobile, primogenito del duca Betrand di
Toulouse, e che era grande arciere ed esperto nelle arti militari. Un
Venerdì Santo accadde il miracolo. Un cervo braccato in maniera smodata
da Uberto gli mostrò tra le corna del palco una croce luminescente e la
voce del Signore gli disse: “Non scordare che la vita eterna è sopra le
cose di questo mondo”. In seguito di questo mistico evento il cervo ebbe
salva la vita. Uberto cedette il titolo nobiliare, gli armamenti e
tutto ciò che possedeva, ritirandosi in solitudine nelle Ardenne. Il
cervo ha dunque un significato religioso.
E quella che ho dipinto io è una tra le più classiche rappresentazioni di Sant'Uberto, dipinta, come da richiesta, su lastra di serpentino.
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